MARCHE, LUNEDì 26 SCIOPERO E PRESIDIO CONTRO RIFORMA TPL

L’Usb terrà lunedi 26 giugno un presidio di protesta davanti la sede della Regione Marche ad Ancona, in occasione delle 4 ore di sciopero nel settore del trasporto pubblico locale, proclamato per la stessa giornata dalle  ore 11 alle ore 15. Lo comunica Andrea Quaglietti, segretario regionale del sindacato di base. “Tutti i nostri iscritti e delegati Rsu nelle principali aziende provinciali di Tpl delle Marche – annuncia Quaglietti – sciopereranno per manifestare contro le modifiche normative che in Parlamento si stanno approvando in questi giorni, e che apriranno le porte alla privatizzazione del settore. L’Usb chiama  alla mobilitazione non solo i dipendenti, gli autisti e i rappresentanti sindacali nella Start di Ascoli, Steat di Fermo, Conerobus di Ancona e Ami di Pesaro, ma tutti i lavoratori del comparto, per sensibilizzare il Senato ( dopo il via libera della Camera) e l’opinione pubblica sui rischi che l’abolizione del decreto del 1931 e leggi collegate potranno produrre a svantaggio del territorio.” Per Quaglietti, che parteciperà insieme ad altri sindacalisti, iscritti e simpatizzanti al presidio di Ancona davanti alla Regione , previsto per le ore 12 del 26 giugno, con queste nuove norme non solo si avvia la privatizzazione anche del servizio di Tpl pubblico, ma anche un probabile e forte taglio del personale in tutto il settore interessato. “ Ci sono già studi che dimostrano come il possibile svuotamento della gestione pubblica del Tpl- dice il segretario Usb Marche – porteranno a centinaia di licenziamenti anche nella nostra regione, oltre che molte migliaia a livello nazionale. Di questi progetti scellerati, che aumenteranno ancora la disoccupazione sul nostro territorio, aggravando la crisi economica e sociale, è responsabile anche la classe politica che governa le Marche in questo momento, in perfetta sintonia con il Governo e la maggioranza parlamentare. Occorre scongiurare questo ennesimo tentativo di smantellamento di un apparato di rilevanza pubblica e sociale, attuato solo per fini finanziari e di profitto a beneficio di pochi gruppi. “ Quaglietti chiama alla mobilitazione tutti gli operatori del settore ma anche i cittadini utenti delle città e soprattutto dei paesi e dei borghi dell’interno marchigiano, devastato dal sisma, borghi che potrebbero subire i maggiori danni dalle riforme del TPL e rimanere isolati. “La protesta forte e determinata va realizzata adesso – dice il segretario Usb – quando ancora le aziende provinciali sono in piedi e operanti, perché poi nel prossimo futuro sarà troppo tardi.!-“

 

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