SALARIO MINIMO ORARIO

Presidio/Manifestazione ad Ascoli Piceno

Ascoli Piceno -

Si è svolta Venerdi 28 Giugno 2019 il presidio/manifestazione della Organizzazione Sindacale USB di Ascoli Piceno sotto i locali di Confindustria Ascoli Piceno  per dimostrare il proprio parere favorevole all’istituzione in Italia del SALARIO MINIMO ORARIO a 9 Euro lordi per dare una risposta a milioni di lavoratori poveri come avviene nella maggior parte dei Paesi Europei e per una legge sulla RAPPRESENTANZA SINDACALE in grado di ristabilire la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro.

Così come in altre provincie d’Italia, anche in Ascoli Piceno un gruppo di lavoratori e dirigenti della USB Territoriale hanno manifestato e distribuito volantini esplicativi relativi all’introduzione del salario minimo per legge, PER  ALZARE FINALMENTE I SALARI NEL NOSTRO PAESE, in ossequio all’art. 36 della Costituzione che stabilisce che “ il lavoratore ha diritto ad una retribuzione… sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Tutto fortemente osteggiato da Confindustria Cgil Cisl Uil Confsal e Cisal.

Su queste tematiche USB, a livello nazionale, fa parte del TAVOLO TECNICO istituito presso il Ministero del Lavoro  ed è stata anche audita dalla Commissione Lavoro del Senato. USB ha  presentato alcune modifiche sostanziali alla prima stesura del disegno di legge sul salario minimo che, se approvate dal Parlamento, porterebbe i minimi salariali orari stabiliti nei contratti nazionali alla soglia dei 9 euro. Un avanzamento sostanziale per milioni di lavoratori di moltissime categorie, dalle cooperative sociali alla vigilanza, dal commercio alla ristorazione, dal metalmeccanico all’agricoltura agli alimentaristi, ecc.

La delegazione USB ha, inoltre, segnalato la necessità di introdurre in Italia una legge sulla rappresentanza,  ma non in base alle regole capestro imposte da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria. Le regole devono essere trasparenti, garantire libere elezioni per gli organi di rappresentanza dei lavoratori e l'obbligo delle imprese a certificare gli iscritti di tutti i sindacati.

USB continuerà nel suo impegno affinché tali proposte diventino legge a salvaguardia dei livelli retributivi e della democrazia sindacale.