L'Usb rinnova il proprio appello ai cittadini della provincia di Ascoli Piceno e di tutti i lavoratori del territorio, affinchè voti No al prossimo referendum per la modifica della Costituzione del 4 dicembre." Lo afferma il segretario regionale Andrea Quaglietti. "Votare No significa difendere i principi costituzionali che tutela e difendono i diritti dei lavoratori e delle fascie deboli, contro le prevaricazioni del potere e della finanza che non vorrebbero avere più argini. Votare No significa porre un argine contro le politiche di austerity che hanno devastato il sistema economico italiano e anche quello marchigiano, provocando un esercito di disoccupati. E questo è tanto più vero per la provincia di Ascoli - aggiunge Quaglietti- dove le delocalizzazioni degli ultimi anni hanno prodotto migliaia e migliaia di senza lavoro, con un impatto sociale ed economico per tutto l'indotto commerciale e dei servizi gigantesco, con un effetto a catena che sta uccidendo lo sviluppo locale. Se si approvasse la riforma voluta dal Governo le scelte delle multinazionali nell'Ascolano e in tutta Italia non avrebbero più ostacoli ne di fatto ne di diritto. Occorre opporsi a questa deriva". Il segretario Usb segnala che questo scenario e la fine di tutti gli ammortizzatori sociali per il Piceno sta causando altre e drammatiche conseguenze per la salute e la vita stessa dei lavoratori che non trovano più un lavoro. "Pochi giorni fa - dice Quaglietti- un ex dipendente Manuli , 50enne , dopo 3 anni di mobilità e altri 2 di sostegno al reddito non trovando più un occupazione, disperato per se e la sua famiglia ha tentato il suicidio ingerendo sostanze chimiche . E' stato salvato per miracolo dai suoi familiari e poi dai medici dell'ospedale. E' possibile che si debba arrivare a questo." Decine decine di 5o enni disoccupati da anni sono nella stessa situazione di quest'uomo in tutto l'Ascolano, e questo perchè sono senza speranza di trovare nuova occupazione di qualsiasi genere.

Usb