Sabelli di Ascoli: grave infortunio sul lavoro!
In riferimento al gravissimo infortunio sul lavoro presso la Sabelli Spa di Ascoli Piceno occorso ai danni di un lavoratore, trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Ancona ed al quale, purtroppo, sono state amputate due dita della mano, l’USB, unitamente al proprio RSU, esprimono tutto il proprio sdegno ritenendo inaccettabile quanto accaduto poiché, nonostante le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro siano molto stringenti, si continua ad assistere a questi incresciosi episodi.
Difatti, dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, sembrerebbe che la mano del lavoratore sia rimasta schiacciata sotto una macchina confezionatrice che ha quindi prodotto il distacco delle falangi. Se la dinamica fosse confermata, ci si chiede come mai i sistemi di sicurezza e prevenzione di cui al D.Lgs. 81/08 esistenti nei macchinari sin dalla loro messa in commercio, non abbiano evitato quanto accaduto. In ogni caso, va rilevato che si tratta di un lavoratore in somministrazione, come molti altri che vengono utilizzati da Sabelli. Lavoratori sovente spostati tra i vari reparti, utilizzati come “jolly” ai quali, evidentemente, manca una formazione specifica ed approfondita. Peraltro, questa “tipologia” di lavoratori sono sicuramente quelli più esposti agli infortuni in quanto più ricattabili sotto il profilo dell’orario di lavoro, della flessibilità ecc., nella speranza di vedere una stabilizzazione lavorativa.
Non si può nemmeno tacere che presso la Sabelli Spa, specialmente nel periodo estivo, si osservano orari di lavoro massacranti, con ritmi di produzione estremamente elevati che determinano in capo a tutti i lavoratori (ed ancor di più ai lavoratori con meno esperienza) un forte stress legato anche al fatto che le turnazioni giornaliere e settimanali non hanno una definita programmazione. Gli unici tempi da rispettare sono quelli della produzione a scapito di qualsiasi altra necessità! E’ oggettivamente evidente che in una complessiva situazione come quella sommariamente descritta la probabilità che si verifichino infortuni, più o meno gravi, aumenta esponenzialmente.
L’USB chiede pubblicamente che l’azienda, insieme a tutti i soggetti delegati alla sicurezza e prevenzione nello stabilimento, effettuino una revisione del DVR con particolare attenzione ai macchinari e ai rischi connessi allo stress da lavoro correlato.
Nell’esprimere vicinanza e solidarietà al lavoratore coinvolto in questo tragico avvenimento, USB chiede con forza agli organi competenti di svolgere sino in fondo tutti gli accertamenti necessari al fine ricostruire nei minimi dettagli l’accaduto accertando e sanzionando eventuali responsabilità.