Lettera aperta al Presidente Ceriscioli
Il Fiera Covid-19 Hospital di Civitanova. Un disastro annunciato che nel suo sviluppo conferma tutte le premesse
L'Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego Marche ha, a più riprese, commentato negativamente la decisione di costruire un Ospedale in FIERA a Civitanova per pazienti COVID-19 tanto più dopo aver avuto a disposizione il Flop totale della esperienza analoga di Milano. Infatti gestire la crisi Coronavirus con le stesse modalità “Bertolaso/Ordine di Malta” quando tutti gli indicatori rendevano evidente che si sarebbe usciti rapidamente dalla fase acuta ha dell'incredibile!
Era del tutto evidente, e per fortuna, che i Pazienti da inserire in terapia Semi-Intensiva o in Intensiva sarebbero stati in forte riduzione e che, di conseguenza la pervicace ostinazione a proseguire con un Progetto sbagliato già in condizione di partenza in piena crisi, avrebbe ora evidenziato soltanto lo sperpero di risorse e mezzi.
USB chiede al Presidente Ceriscioli se ha piena consapevolezza di quello che sta accadendo dopo la incredibile inaugurazione della Pseudo-Struttura, ovviamente deserta. Emergono ora, più che mai, oggi, i costi esorbitanti, la precarietà della realizzazione che gli addetti ai lavori sapevano non poteva essere sistematica e duratura, la commistione con il ”Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta", tutto questo mentre rimangono chiuse le 13 strutture ospedaliere Pubbliche disattivate di recente e inopinatamente, parte delle quali avrebbero potuto essere riattivate e costituire uno sviluppo duraturo del Servizio Sanitario Regionale da decenni in perenne declino di tecnologie, Personale e Risorse.
PERCHE' USB PARLA DI DISASTRO ANNUNCIATO'
la motivazione appare tragicamente semplice ed ha anche fare con i numeri. Quando si comunica, come ha fatto la Regione che il costruendo Ospedale COVID In Fiera sarebbe stato finanziato con le risorse raccolte dai Privati questo Sindacato ha subito pensato che certe affermazioni erano diffuse in malafede o, nella migliore delle ipotesi, si trattava di incompetenza e superficialità. Pur ammettendo che il costo di realizzazione fosse stato coperto dalle risorse reperite dal “Corpo Italiano di Soccorso” chi avrebbe pagato i consistenti costi di gestione di una struttura complessa come quella immaginata dalla Giunta Marche? Tutti nodi che stanno venendo al pettine e che producono i numeri che proviamo, di seguito, ad evidenziare:
Per la immaginata durata di tre mesi mancano più di tre milioni di Euro che devono essere reperiti dalle casse esangui dell'ASUR Marche.
Il Presidente Ceriscioli e l’Asur Marche che è, in questo caso, il Braccio Operativo della Regione, dopo aver tentato di reperire il Personale Medico e Infermieristico attraverso una scelta di dette professionalità collegandole al pagamento delle prestazioni aggiuntive, e constatandone il fallimento totale, sono passati ad atti amministrativi per reperire il personale drenandolo dalle attuali Aree Vaste. Disastro aggiunto a Disastro.
Reclutare, in tempi strettissimi, 96 operatori sanitari da “deportare” al COVID CENTER di CIVITANOVA: 40 Infermieri, 10Oss, 8 Tecnici di Radiologia, 4 Fisioterapisti, 12 Anestesisti Rianimatori, 5 Cardiologi, 3 infettivologi, 3 Pneumologi, 3 Internisti/geriatri, 4 radiologi, 4 Fisiatri. Tutto personale che dovrà garantire 28 posti letto tra intensivi e semintensivi. (da notare che il progetto faraonico parlava di 100 p.l.)
Tutti i Dipendenti sopra elencati sottratti alle già carenti strutture pubbliche del territorio marchigiano... cos'altro possiamo aggiungere in merito a questa decisione? Nulla.
USB chiede un radicale ripensamento e l'immediata chiusura del “Fiera Covid Hospital” di Civitanova (MC) rinforzando e aumentando, invece, i posti letto di terapia intensiva nelle strutture pubbliche esistenti, in ossequio alle previsioni di legge (decreto Rilancio) che stabiliscono l’indice di 0,14 ogni 1.000 abitanti, quindi 240 posti letto di terapia intensiva.
Ebbene, la Regione Marche persevera invece nella medesima direzione affiancata dall’Asur Regionale che addirittura sta ricercando in questi giorni tra le Aree Vaste il personale da destinare alla struttura di Civitanova (MC) sottraendole dalle rispettive strutture pubbliche già in sofferenza.
Invece di assumere con urgenza del personale sanitario mediante ad esempio la mobilità extra-regionale e/o emanando immediatamente un Bando stabilizzando l’esercito di lavoratori precari da anni sfruttati (con requisiti di tre Anni al 31/12/2020) e sempre delusi nelle loro legittime aspettative, si pretende che il personale si sposti dalla propria sede di lavoro o renda prestazioni aggiuntive presso il “Fiera Covid Hospital”. Tutto ciò è semplicemente assurdo!
L'Unione Sindacale di Base Marche non può tollerare che gli “EROI” (retorica mai condivisa) della Sanità Pubblica, sono lavoratori/professionisti che hanno dato un contributo anche in termini di contagiati, oltre 25.000, e “morti sul lavoro” siano dimenticati con la stessa velocità con la quale sono stati giustamente riconosciuti come indispensabili.
Peraltro, essi non hanno ancora nessuna certezza, al di là della solita propaganda, di quanto la Regione Marche vorrà riconoscere loro in termini economici stanziando sia le quote per Aziende Sanitarie dei 6.450.000 Euro stanziate dal governo per incrementare il Fondo Contrattuali sia finalmente le necessarie risorse aggiuntive regionali. Dopo che per Anni hanno visto il loro salario aggiuntivo tagliato (vedasi questione fondi contrattuali decurtati di oltre 5.000.000 mln di euro)!
E a tutt’oggi gli Operatori Sanitari delle Marche di fatto hanno percepito Zero Euro!
Evidentemente i Responsabili della Sanità marchigiana preferiscono continuare nella sciagurata operazione di tagli alle strutture e al personale dipendente del SSR, considerano la fase emergenziale non come una opportunità di cambiamento in positivo, ma come ritorno allo status quo.
L'Unione Sindacale di Base, nel ribadire l’inutilità del “Fiera Covid Hospital” rigetta l’idea del “reclutamento” di personale da adibire al predetto sito preannunciando una decisa opposizione.
USB PI Marche